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Dal Professional day un impegno della politica in favore degli Ordini

9382 mCalderone controlleremo che gli impegni presi vengano mantenuti

di Luigi Berliri

Centinaia di professionisti riuniti nell’Auditorium della Conciliazione di Roma, moltissimi altri collegati in diretta satellitare e streaming da 102 città, e tra gli ospiti politici membri del Governo in carica e candidati alle elezioni. Si è svolta ieri la seconda edizione del Professional Day, l’assemblea virtuale organizzata dal Coordinamento Unitario Professioni (CUP), Associazione delle Casse Professionali (AdEPP) e Professionisti dell’Area Tecnica (PAT) per aprire un dialogo pubblico sulle prospettive di crescita del Paese e sul ruolo dei 2 milioni e 300mila iscritti agli Ordini e ai Collegi professionali e 4 milioni di persone dell'indotto.

E dal Professional Day un impegno della Politica a salvaguardare il sistema ordinistico, incrementando le attività sussidiarie svolte dai professionisti ordinistici in favore dei cittadini. I lavori del Professional Day, ai quali hanno partecipato rappresentanti di tutti i partiti, sono stati caratterizzati da una serie di proposte formulate dai vari Ordini, mirati alla risoluzione dei gravi problemi che affliggono il Paese. Tutti hanno condiviso l'importanza del ruolo degli Ordini professionali che è fondamentale per la realizzazione del principio di sussidiarietà, indispensabile alla Pubblica Amministrazione per lo snellimento dell'attività burocratica e il miglioramento dell'efficienza. Sono state formulate e discusse una serie di proposte delle categorie professionali intellettuali: dalla necessità di ridurre il costo del lavoro per il rilancio immediato dell'economia fino ad arrivare al problema del sovraffollamento delle carceri. Ma anche lo snellimento dell'attività nel settore delle autorizzazioni attraverso l'assunzione di responsabilità dei professionisti che si sostituirebbero al rilascio dei pareri, o il contributo nella telematizzazione delle procedure di Giustizia. "Sono emerse idee interessanti e tutti gli intervenuti si sono dimostrati disponibili nell'affrontare un nuovo percorso nel rapporto politica-professioni. Sarà nostro compito - ha dichiarato Marina Calderone, Presidente del CUP e del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro nel fare un bilancio della giornata - monitorare che ciò avvenga; ma soprattutto che gli impegni presi vengano mantenuti e siano tradotti in provvedimenti a favore dei cittadini. E su questo ci diamo appuntamento dopo i primi cento giorni dall'insediamento del nuovo esecutivo per la verificare se quanto promesso sarà mantenuto". Andrea Camporese, presidente Adepp, ha lanciato l'appello per "ridurre la tassazione delle rendite finanziarie delle Casse di previdenza dei professionisti per recuperare risorse da trasferire agli iscritti sotto forma di welfare previdenziale". "Un intervento tanto semplice - ha chiarito - quanto da troppo tempo vanamente richiesto. Abbiamo bisogno di un sistema pensionistico che sia lasciato libero di esplicare le sue funzioni e non di 400 milioni di tassazione annuo che pesa sul settore". Giancarlo Laurini, presidente del Consiglio nazionale del Notariato, ha aggiunto che "si afferma un concetto diverso del ruolo delle professioni con l'idea di dover liberalizzare il settore nel peggior modo possibile, facendo entrare chiunque, a scapito della competenza e del merito". "Siamo al servizio dello Stato - ha spiegato Edda Samory, presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali - ma spesso veniamo relegati a causa di una burocrazia che non ci permette di essere propositivi". I due ex ministri del Lavoro, Cesare Damiano (Pd) e Maurizio Sacconi (Pdl), sottolineando l'importanza dell'apporto delle professioni per il sistema Italia, hanno, invece, commentato le norme sul lavoro da rivedere, in particolare quelle su flessibilità in entrata e costo del lavoro. "Il tema del costo del lavoro - ha affermato Damiano - è fondamentale, anche se bisogna comunque trovare delle risorse". "Noi - ha aggiunto Sacconi - siamo per la cancellazione della legge Fornero, in modo da liberare il lavoro per liberare i lavori, agendo poi sul cuneo fiscale". Un tema importante, questo, anche per le professioni che, secondo Maurizio Gasparri, presidente gruppo Pdl al Senato, "hanno subito un attacco in questi ultimi periodi". Le professioni - ha ribadito - sono una presenza importante e, al di là delle polemiche, ci vuole una scelta chiara, da parte della politica. Le logiche di liberalizzazione, a volte sono puramente iniziative demagogiche senza un valido motivo e fondamento. Bisogna sostenere le professioni, gli ordini e anche le Casse previdenziali in virtù di quel sistema di sussidiarietà che non può essere oggetto di saccheggi diurni o notturni". E, sempre sulle liberalizzazioni, Stefano Fassina, responsabile Economia del Pd, ha chiarito che "non vanno intese come la cancellazione delle regole, ma come una tutela per la persona che lavora".

da Mondoprofessionisti.it del 20 febbraio 2013

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