Due progetti di ricerca hanno esaminato gli effetti a lungo termine della Seconda Guerra mondiale sulle coorti nate in quel periodo. In particolare gli effetti sulle carriere lavorative e pensionistiche e sullo stato di salute a 70 anni di distanza.
Il campione esaminato sono individui nati poco prima o poco dopo l’8 settembre 1943 quindi diversamente esposti agli eventi della guerra.Se si comparano individui concepiti a pochi mesi di distanza ma esposti a eventi di violenza molto diversa durante il periodo intra-uterino, si vede come quelli maggiormente esposti a 61-70 anni di vita hanno maggiore probabilità di essere affetti da una malattia cronica e spendono in media 254 euro in più all’anno in visite, accertamenti diagnostici e consumo di farmaci. (fonte La Voce del 25/04/2021)
Sempre più frequente il ricorso ai cosiddetti professionisti della salute mentale durante la pandemia
Tra morti, emergenze, restrizioni, isolamenti e vita sociale ridotta al minimo, il coronavirus ha scosso praticamente il mondo intero.
E mentre la pandemia si protrae in quello che è già il suo secondo anno, si fa sempre più insistente l’onda di depressione, ansia, insonnia e conseguente ricerca di supporto per la salute mentale.
Money.it - 3 Aprile 2021
Nell'ultimo anno sono aumentati drasticamente i dati relativi ai casi di suicidio tra i militari: le cause e i motivi.
Sono preoccupati i dati emersi nell’ultimo periodo in relazione all’incidenza dei suicidi tra i militari. A novembre sono stati organizzati numerosi convegni sul tema continua..
L'uomo ha chiesto il sostegno di un'equipe di psicologi per superare lo choc
La sua identità è super segreta per non mettere a rischio la moglie e i figli, ma sulla figura dell'agente dei Mossos d'Esquadra, la polizia regionale della Catalogna, che ha ucciso quattro terroristi a Cambrils, evitando una strage. continua...
Se i pazienti che devono affrontare un tumore "si rivolgono così spesso a 'dottor Google' e vanno dallo 'sciamano' di turno, che cura con noci o con le bucce di limone, la colpa è anche un po' nostra, di chi fa parte del sistema sanitario e non dedica abbastanza ascolto e tempo al malato". E' il 'mea culpa' di Gabriella Pravettoni, direttore della Psiconcologia dell'Istituto europeo (Ieo) di Milano continua..