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ENPAP La sostenibilità a 50 anni non spaventa - La Cassa: «Abbiamo i conti a posto»

Il metodo contributivo già applicato dall’Enpap, l’ente nazionale di previdenza degli psicologi, assicura la «tenuta sostanziale e reale del sistema», come richiesto dal Dl 201/2011 che impone alle Casse di dimostrare, entro il 30 settembre, la sostenibilità a 50 anni.
«Siamo una Cassa formata in prevalenza da giovani – spiega la vicepresidente Daniela Petrolo –, i nostri iscritti hanno in media 35 anni e la sostenibilità a 50 anni non ci spaventa».
La certezza di avere i conti in ordine era stata già comunicata al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, durante l’incontro di fine luglio. In quell’occasione l’Enpap ha fatto presente di non avere problemi di sostenibilità finanziaria nell’arco temporale dei 50 anni richiesti: «Gli psicologi – si legge infatti nella nota dell’ente – hanno la certezza che potranno avere sotto forma di pensione gli importi versati negli anni a cui si aggiungerà la rivalutazione prevista dalla normativa».
In nodo, però, resta duplice: da un lato la crisi non ha risparmiato gli psicologi, e dall’altro la crescita esponenziale del numero degli iscritti all’Ordine non consente a tutti di trovare posto nel mercato del lavoro. Secondo i dati dell’Ordine, infatti, la metà degli iscritti all’albo, oggi, non riesce ad esercitare la professione di psicologo. Gli altri, coloro che, invece, esercitano la professione, hanno un reddito così riassumibile: circa 8.000 psicologi guadagnano meno di 1.000 di euro lordi al mese; circa 12.000 psicologi guadagnano tra i 1.000 e 3.000 euro lordi al mese; circa 4.000 psicologi guadagnano più di 3.000 euro lordi al mese.
«I nostri iscritti hanno redditi bassi – sottolinea la vicepresidente –. Per questo stiamo cercando di spingere i nostri iscritti a versare di più del 10% che rappresenta il contributo minimo». Con un mercato del lavoro così, però, non è così semplice. «Manca la cultura della previdenza – spiega Daniela Petrolo – per questo stiamo cercando di fare degli incontri con gli iscritti e di fargli vedere con delle simulazioni quanto prenderebbero di pensione. Gli iscritti giovani non ci pensano, ma sbagliano».
Proprio alla luce di tale contesto, l’Enpap ha sottolineato al ministro la difficoltà di richiedere agli iscritti una contribuzione più elevata dell’attuale 10% e ha anche richiesto che il ministero possa considerare in maniera positiva l’istanza avanzata da tempo da parte degli “enti del 103” di poter modificare i propri regolamenti al fine di poter distribuire i fondi di riserva sui montanti contributivi degli iscritti.
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IL BILANCIO
38.516
Gli iscritti
Alla fine del 2011, secondo i dati contenuti nel bilacio consuntivo dell’Enpap, gli iscritti attivi erano oltre 38mila, mentre le posizioni complessive erano oltre 43.600, ricomprendendo in tale ambito anche gli iscritti cessati a vario titolo
81%
Le donne
Le iscritte rappresentano l’81% del totale, fenomeno in costante aumento (le donne rappresentano oltre l’85% del totale dei nuovi iscritti del 2011)
48%
Gli under 40
Quasi il 50% degli psicologi iscritti ha meno di 40 anni e il 75% ha meno di 50 anni (79% per le donne)
14.900 euro
Il reddito netto medio
Secondo i dati contenuti nel bilancio, il reddito medio netto annuo è pari a 14.900 euro
33,5 milioni
Il patrimonio netto
Il patrimonio netto dell’ente è stato reitegrato per 29 milioni di euro, arrivando a fine 2011 alla consistenza di 33,5 milioni di euro, un valore superiore al patrimonio prima delle perdite del 2008
9,4 milioni
Il bilancio consuntivo
Il bilancio consuntivo 2011 è stato chiuso con un avanzo complessivo di 9,476 milioni di euro
IL SOLE 24 ORE SABATO 11 AGOSTO 2012

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