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ENPAP e lo shock da coronavirus

IMG 6071La nostra Cassa di previdenza ENPAP ha pubblicato un "Report sintetico sulle attività di previdenza, assistenza e gestione 2013/2020" a cura del vicepresidente Federico Zanon. Nel report il Vicepresidente rivendica al suo gruppo importanti risultati di gestione, effetto a suo dire, di una responsabilità sociale che si fonda sul valore "delle persone e della psicologia".

Peccato che il grande assente in questo Report siano le azioni messe in atto in questa emergenza COVID - 19 o secondo molti colleghi che ne sono stati direttamente colpiti le NON azioni.

 

Per molti mesi il nostro Ente è stato completamente incapace di reagire ed è rimasto letteralmente alla finestra, ma andiamo con ordine.

31 gennaio il Presidente del Consiglio Conte dichiara l’emergenza sanitaria nazionale

1 marzo  La situazione sta precipitando ma in ENPAP tutto continua come se niente fosse. Confermata la scadenza del versamento dell'acconto contributivo pari al 70% di quanto dovuto. Mediamente i colleghi a marzo versano circa 1300 euro e di norma per il libero professionista quello è un momento di scarsa liquidità che viene recuperata nei mesi successivi. Ma nei mesi successivi il lavoro non c'è e per la maggior parte dei colleghi diventa difficile continuare a lavorare, tutto si ferma per il lockdown.

12 marzo Il presidente Torricelli compare iin un webinar per presentare il vademecum Coronavirus redatto dall'Ordine del Veneto. Nel vademecum si raccomanda l'uso delle mascherine e una distanza di almeno 2 metri dal paziente, qualora fosse proprio necessario effettuare il colloquio in presenza, uso di plexiglass, insomma tutte le precauzioni che abbiamo imparato a rispettare in questi lunghi mesi e che spesso hanno visto ridotte all'osso le entrate e ci hanno costretto all'acquisto di presidi spesso introvabili. Quindi il Presidente di ENPAP,quando scriveva il vademecum insieme al Presidente del Veneto non poteva non conoscere le difficili condizioni nelle quali versavano gli iscritti.

 Perché non si attiva per fornire mascherine e presidi a supporto dell'attività degli iscritti?

Perchè non delibera quantomeno di prorogare il versamento come era stato fatto in precedenza nel 2014 per la precisione?

31 marzo Il Governo ha già annunciato il contributo una tantum ma il presidente Torricelli ha dei dubbi, prende tempo e afferma che cercherà di chiarire con quali modalità gli iscritti potranno accedere all'indennità concessa dal Governo, che le Casse peraltro dovrebbero solo anticipare.

1 aprile apre la procedura per la raccolta delle domande.

11 aprile Torricelli annuncia che l'Ente deve attendere i riferimenti normativi e per il momento non verserà il ristoro.

Sembra disturbato dalle telefonate e invita gli iscritti a non contattare l’ENTE

Ti chiedo quindi, cortesemente, di attendere comunicazioni dall'Ente e di non inviare richieste non strettamente necessarie per evitare di rallentare gli interventi di aiuto ai Colleghi in difficoltà.

16 aprile emette una delibera di urgenza per procedere al versamento dei bonus di marzo in ordine cronologico fino alla somma di (OMISSIS) o comunque fino al limite di copertura finanziaria dei Ministeri.

18 aprile informa gli iscritti attraverso il sito che è necessario inserire la dichiarazione di assenza delle condizioni ostative. Nella stessa mail si dichiara che dal 16 aprile sono iniziati i bonifici in ordine cronologico.

Perché non si sono avvisati gli iscritti, come era stato detto, ma sono arrivate le informazioni attraverso il passaparola quando c'era il rischio che qualcuno venisse escluso dai ristori?

23 aprile nel corso della riunione del CDA si delibera (Del. n 34/2020) all'unanimità un investimento nella SICAV di diritto lussemburghese.

 

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Il verbale è consultabile qui

 

Perché, se l'Ente aveva a disposizione questa liquidità, si è dimostrato così resistente a sostenere gli iscritti in questo grave momento? E' questo il valore che si attribuisce alle persone? Era più urgente investire nella SICAV che nel frattempo stava perdendo più di 100 milioni di euro?

 

Personalmente vorrei che le prossime elezioni ENPAP ci consegnassero un Ente attento alle esigenze di TUTTI gli iscritti, dove ci si sentisse sicuri di poter accedere alle prestazioni a cui si ha diritto senza bisogno di frequentare parrocchie e parrocchiette. Sarà un'utopia?

 

Anna Sozzi 7 febbraio 2021

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